Regione: Basilicata
Con la crescente popolarità dei vini vulcanici, la poco conosciuta Basilicata è arrivata nel radar di una nicchia internazionale di giornalisti e esperti del vino con la sua unica Doc: Aglianico del Vulture.
Il successo dei vini del Vulture nella Basilicata oggi dipende in gran parte dalla tenacia e dal talento della famiglia Paternoster che da oltre un secolo ha creduto e investito nel potenziale dell'uva autoctona.
Anselmo, il fondatore, affianca suo padre in vigna e in cantina e nel 1925 vende le prime bottiglie di Aglianico a marchio di famiglia, segnando l'inizio di un percorso crescente di qualità riconosciuta a livello mondiale, ora nelle mani della terza generazione.
E’ stato Pino, il figlio del fondatore, ad elevare tuttavia l'arte della viticoltura e vinificazione piantando i primi semi del successo moderno. Oggi, suo nipote Fabio Mecca porta continuità ad una visione enologica bilanciata tra tradizione e modernità.
“Tutt'ora rimango legato a Paternoster: dal cuore, dall'ambizione e dalla missione. Questo posto mi scorre nelle vene e il suo influsso parte da lontano: mi ha permesso di essere quello che sono oggi. E pensa, sin da che ho ricordi, io passavo il mio tempo libero in vigna e in cantina. La vecchia cantina era sotto la casa dei miei nonni. Soprattutto durante la vendemmia, appena uscivo dalla scuola, scappavo dai nonni, un pasto veloce e poi scendevo in vigna e in cantina. Oggi faccio anche altro, ma la mia missione di continuare un progetto di famiglia partito dal mio bisnonno, rimane saldo”.
Fabio Mecca, enologo Paternoster e Masseria Surani
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