Regione: Toscana
Sassicaia e San Guido sono nomi entrati nell’immaginario collettivo in momenti e per ragioni diverse, ma sono uniti da un unico filo rosso. Il palazzo di San Guido e la lunga doppia teoria di cipressi ai lati della strada che la collegano al borgo di Bolgheri devono la loro fama ai notissimi versi di Giusuè Carducci, cui Giuseppe della Gherardesca eresse un obelisco nel 1908, morto l’anno prima. San Guido e la
vasta tenuta che porta questo nome sono entrati nei possedimenti Incisa della Rocchetta il 18 ottobre 1930, giorno del matrimonio tra Mario e Clarice della Gheradesca, erede della grande famiglia patrizia
maremmana.
Il suo territorio si estende dal mar Tirreno fino alle colline dietro Castiglioncello, a 396 metri di altezza.
La bellezza del suo paesaggio è nota: il suo tipico paesaggio, selvatico e dolce, gode di un incredibile microclima. Due terzi della superficie sono boschivi, il resto si suddivide fra il centro allenamento e l’allevamento di cavalli purosangue della Razza Dormello-Olgiata, l’Oasi di Bolgheri e i terreni coltivati.
Questi sono in parte le famose «sassicaie» genialmente individuate da Mario Incisa come dimora ideale per i vigneti impiantati a Cabernet Sauvignon, e in parte utilizzati per coltivazioni estensive e
tradizionali.
La tenuta digrada verso il mare, a ovest, con dolci colline, fino alla stupenda costa di dune e macchia mediterranea.
San Guido oggi è una fattoria moderna a conduzione diretta ai bordi di un'oasi faunistica e ambientale, l'Oasi di Bolgheri, la prima italiana riconosciuta internazionalmente.
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